Il rischio radon in Sardegna

La Regione Sardegna, mediante l’ARPAS, ha realizzato un’indagine che ha consentito di classificare il territorio regionale con l’individuazione delle aree a rischio radon, denominate aree prioritarie (ai sensi dell’art. 11, comma 3, del D.Lgs. 101/2020 e s.m.i.), dove vi è una probabilità pari o superiore al 15% che all’interno degli edifici venga superato il livello di riferimento di concentrazione di attività di radon in aria, pari a 300 Bq/m3.
Nella Delib. G.R. n. 20/71 del 30.06.2022 e nella Gazzetta Ufficiale n. 241 del 14.10.2022 è riportato l’elenco dei 162 Comuni identificati come aree prioritarie.

Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, proveniente principalmente dal suolo, soprattutto dalle rocce presenti nel sottosuolo, specie se di origine vulcanica, e, secondariamente, da materiali da costruzione che da queste derivano. Il radon si disperde rapidamente in atmosfera, mentre si concentra negli ambienti chiusi (indoor) e l’esposizione ai suoi prodotti di decadimento costituisce un fattore di rischio per la salute umana, rappresentando la seconda causa del tumore polmonare (dopo il fumo attivo)

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